Alla ricerca del titolo perfetto

Newspaper Quanti post hai scansato perché nel titolo non c’era la parola che cercavi? A me davvero moltissime volte, probabilmente il post che cercavo mi è passato sotto il naso senza saperlo per colpa del titolo.

Ecco perché.
La prima cosa che il lettore va a notare è il titolo del post che vuole leggere. Se il titolo non gli interessa o non soddisfa le sue esigenze, difficilmente perderà tempo a leggere il tuo post.

Per attrarre un visitatore a leggere un articolo bisogna dare immediatamente un idea generale e completa di ciò che tratta il post in questione.

Da fare

Nel titolo è preferibile inserirvi una parola chiave che permetta di trovarti anche tramite i motori di ricerca e deve descrivere, in poche parole, l’argomento principale del testo, cosicché il lettore possa andare sul sicuro e leggere ciò che gli interessa o ciò che cercava.

Usa, senza abusarne, parole come gratis e free (imparato da Francesco Gavello) che aiutano a farti trovare più facilmente sui motori di ricerca, ed essendo parole “mielose” attirano molte persone.

Da non fare

Evita assolutamente titoli enigmatici o privi di contesto, come ad esempio “leggi qui” o “da leggere”. Il lettore non può trasformarsi nello Sherlock Holmes della situazione per individuare il concetto che vuoi trasmettere. Il titolo deve essere chiaro anche per un bambino di 5 anni. Cerca di tralasciare titoli che possano capire solo i tuoi amici, con degli intercalari comuni solo al tuo gruppo d’amicizia.

La forma del titolo

Esiste il titolo descrittivo, per esempio: “Photoshop – come creare un effetto di luce in 5 passi”. Questo è un titolo lungo, diviso in due e soprattutto chiaro, perché fa capire subito al lettore di che software tratta l’articolo e di cosa andrai a spiegare. Non scrivere titoli che possono essere fraintesi o titoli descrittivi che possono definirsi post a se stanti. Ma non dire neanche tutto il contenuto dell’articolo, lascia con un po’ di suspense il lettore, così facendo sarà ancora più curioso di leggere il resto.

Un titolo breve ed efficace invece può essere questo: “Effetto luce in Photoshop”. Breve, conciso, non più efficace di quello descrittivo ma comunque d’impatto rapido ed efficiente.

Tu come gestisci i tuoi titoli? Segui i comandamenti del “come creare il titolo perfetto”? Fammi sapere!

Immagine ad inizio post by just.Luc via Flickr

Come non trascurare il tuo blog quando non hai tempo da dedicargli

19/06/2010 2 commenti

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Chiunque (me compreso), prima o poi, potrebbe trovarsi con pochissimi minuti a disposizione, per motivi di lavoro o altri impegni. In questo post, voglio proprio spiegarti come utilizzare i cinque minuti che hai a disposizione per non trascurare il tuo blog.

Prima però devo porgerti le mie scuse: nell’articolo di ieri ti avevo promesso che nel post di oggi ti avrei mostrato come ho realizzato il mio calendario per il blog, purtroppo però, per motivi di tempo (appunto), sono riuscito a realizzare solo il video, che spero di potertelo mostrare Lunedì con l’audio.

Tornando a noi: se sei molto affezionato al tuo blog, sicuramente, non trovi piacere a trascurarlo per un giorno intero, anche se per ovvi motivi; in questo post troverai elencate alcune cose da fare per non tralasciarlo completamente, utilizzando quei 5 minuti a disposizione che hai.

Ogni punto richiede 5 minuti(o poco più):

  1. Rispondi ai commenti dei tuoi lettori
  2. Pubblica le tue pagine su notiziari sociali come OK notizie
  3. Scrivi un breve post dove spieghi perché non ti farai sentire per tutto il giorno
  4. Commenta uno o più blog
  5. Dai un’occhiata alle statistiche del tuo blog
  6. Fai un breve post dove descrivi di cosa parla il prossimo articolo
  7. Poni una domanda ai tuoi lettori
  8. Crea un sondaggio
  9. Ripubblica un vecchio articolo, che ha scatenato molte opinioni nei commenti
  10. Scrivi cosa fare in 5 minuti quando hai poco tempo a disposizione 🙂

I punti 1, 2, 3, 5, 8, 9 e 10 possono aiutarti anche a far conoscere il tuo blog!

Tu invece cosa fai quando hai poco tempo a disposizione, cerchi di dare attenzioni al tuo blog o lo lasci in balia dell’abbandono? Hai altri modi per spendere al meglio i tuoi 5 minuti? Fammi sapere!

L’immagine ad inizio post è un ritaglio di un quadro di Salvador Dalì.

Come avere già scritte 5 settimane di articoli in 30 minuti

18/06/2010 2 commenti

Nell’articolo di ieri, ti mostravo 51 idee per scrivere un articolo. Oggi invece vorrei spiegarti come assicurarti un post al giorno, risparmiandoti lo stress dovuto alla ricerca di un nuovo pezzo.Luminous Idea

Trovare un’idea al giorno potrebbe essere un metodo, ma questo potrebbe essere anche molto faticoso. Con il brainstorming, in 30-40 minuti, puoi trovare 50 argomenti per 100 articoli diversi, da pubblicare quotidianamente uno per volta.

Mamma Wikipedia ci insegna che:

“Il brainstorming (letteralmente: tempesta cerebrale) è una tecnica di creatività di gruppo per far emergere idee volte alla risoluzione di un problema.”

Il gruppo di persone, in questo caso, siete tu ed il tuo blog; mentre il tuo problema sono le idee per gli articoli, che non arrivano mai alla stessa ora, lasciandoti anche per qualche giorno, senza pubblicare nulla. Ricorda però che è meglio che tu non scriva nulla, che scrivere un articolo senza senso o che non dia nulla ai tuoi lettori.

brainstorming-esempio

1) L’idea di partenza

Per iniziare con la tempesta d’idee, ho analizzato innanzitutto il mio blog, scrivendo su un foglio di carta, come nell’immagine sopra, le categorie principali del blog (o etichette) e quello di cui normalmente parlo. Successivamente ho scritto ogni etichetta su un foglio dedicato, e da queste ho stilato altre sotto categorie.

Queste “infra categorie” possono essere aggiunte agli articoli futuri per favorire la ricerca e per partorire nuove sezioni di categoria come ho fatto con il menù espandibile in cima alla colonna degli articoli.

Una volta “espanse” le sub-tags ho iniziato a buttare giù le argomentazioni, per ogni singola categoria, di getto, appuntavo ogni singola idea che mi veniva in mente. Dopo 20-30 minuti avevo già 50 post acerbi da poter pubblicare.

2) Ramifica e ramifica di nuovo

Non è detto che per ogni argomento debba esserci un post unico e completo! Ogni argomento può essere approfondito con più post; ogni soggetto dell’argomento può avere varie sezioni di cui parlare in modo più profondo in un singolo post per taluna sezione.
Per esempio: se parli di Photoshop, puoi descrivere 5 strumenti per ogni post, assicurandoti altri 6 brani da proporre ai tuoi lettori.

Così facendo ti ritroverai con 100 idee, avendo così una lista per programmare un calendario.

3) Abbozza sin da subito i titoli

Bene, ho le idee! Ma l’articolo?

Io, personalmente, per scrivere un articolo abbozzo prima di tutto il titolo, così da avere una linea guida da seguire e successivamente, in caso di necessità, cambiarlo o sistemarlo in base alle esigenze.

Quindi, una volta stesa quella sfilza di argomenti, li ho riportati su un altro foglio (stavolta digitale) ed uno per volta, ho iniziato ad immaginare il contenuto, scrivendone accanto un titolo approssimativo, che funge anche da memo per non dimenticare il contenuto che hai immaginato, che molto probabilmente resterà tale una volta steso e pubblicato l’articolo stesso.

4) Modifica e ramifica ancora

Non appena scarabocchiate, stese e modificate tutte le idee potrai iniziare a scrivere con tutta tranquillità, almeno per un mese e mezzo.

Ovviamente puoi aggiungere altro ogni giorno che passa avendo sempre articoli freschi di giornata. Per giunta potrai tranquillamente rimandare un post per scriverne uno più importante o che riguarda un determinato argomento il quale non avrebbe senso pubblicarlo in un secondo momento, senza dimenticare ciò che avresti voluto scrivere prima

Se ti vengono altre idee, aggiungi altre etichette principali (nel mio caso: risorse per blogger, geek, web design), argomenti (Blogger, Facebook, ecc.) e titoli, oppure l’espansione delle sottocategorie (templates, banner, idee per post, ecc).

Risorsa on-line

Se, al mio contrario, non vuoi fare tutto su carta ti consiglio uno strumento gratis online per fare brainstorming, davvero molto semplice ed intuitivo, si chiama Bubbl.

In conclusione…magia!

Già la scorsa settimana avrei potuto dirti di cosa avrei parlato oggi, proprio grazie al calendario che ho preparato, inoltre oggi posso dirti che il post di domani ti illustrerà per filo e per segno il mio procedimento di brainstorming. Tempo permettendo tenterò di farci un video, tentar non nuoce!

Vediamo ebbene, tu hai mai fatto brainstorming? Se si, è stato utile nel tuo ambito?

Immagine d’intestazione by Tiago Daniel via Flickr

L’invidia di Google

Google, con ciò che ha partorito, inizia a sembrarmi il clone di altri pezzi grossi di internet. La gelosia è una brutta bestia, si dice dalle mie parti.

Premetto però che sono idee immature e fondate unicamente su mie impressioni.

Iniziamo con Bing. La cosa che mi turba di più, è sapere il motivo per il quale Google abbia spudoratamente copiato l’idea dello sfondo nell’home page del motore di ricerca. La seconda cosa che non comprendo è il motivo per cui Google abbia rinunciato all’interfaccia minimalista, scarna, rapida ergo efficientissima per inserire, perdonatemi la schiettezza, una stupidissima ed inutile immagine di sfondo.

Il secondo caso de “la guerra dei cloni”, lo troviamo in Blogger. In questo ambito, il blogging, la grande G mi ha deluso un po’. Ultimamente ho riscontrato delle somiglianze estreme con le opzioni, funzionalità e personalizzazioni di WordPress, cose che fino a qualche tempo addietro non se le immaginava neanche WP stessa.

Ora non so se è per coincidenza, ho notato termini adottati da tempo da Twitter che da qualche mese appaiono anche su piattaforma Blogspot.

Probabilmente mi sbaglio, ma secondo me casa Google inizia a “perdere i colpi”. Sia chiaro che è (e lo sarà ancora per molto) il mio motore di ricerca preferito e non credo di volerne utilizzare altri. Ma sono un tantino amareggiato, quasi demotivato a “tifare” per la grande G.

Secondo te, Google, sta perdendo fantasia? Se si, perché? Magari è solo un fatto di coincidenze?

L’immagine a inizio post è stata presa a questo indirizzo. In caso vengano infranti diritti o clausole, provvederò a rimediare.
The image was taken in early post at this address. If rights are broken or clauses, I shall fix it.
Categorie:Browsers, Geek

Lettera a Brutus Wolf

17/06/2010 2 commenti

Carissimo (e inutile) Brutus wolf,
nonostante tu sia, da come ti definisci, un Hacker, sei patetico nel peggiore dei modi.
Non solo non hai fantasia per scrivere post decenti, ma hai anche la faccia di rubarli a blogs come il mio, che non appare neanche tra le prime 50 pagine di google.

Sappi che ti ho riportato per spam, e spero ti muoia il sito, il forum e il tuo blog, sicuramente copiato da altri mal capitati.

Non sono un genio dell’informatica come dici di essere, perciò scala pure le pagine di Google, fai con comodo, fatto sta che sei e resterai un perdente.

Matteo
Tutti gli aspri odori che questa lettera emana sono dedicati al succitato Brutus Wolf e a tutti quelli, che come lui, approfittano della fatica di gente onesta.
Un piccolo esempio di Italia.

50 idee per scrivere un articolo

17/06/2010 2 commenti
Idea
Immagine by annais via Flickr

“Il blocco dello scrittore è un ostacolo che tutti dovremo affrontare prima o poi. Non c’è scampo. Non si può sempre avere l’idea per un post ad opera d’arte”
Non mi capita raramente di restare a corto di idee per il post giornaliero; a tal proposito ho voluto stilare questa serie di idee per un articolo, da consultare quando il blocco dello scrittore ti si piazza davanti come un condor.

  1. Parla della tua giornata e collegala al tema principale del tuo blog
  2. Pubblica un’opinione riguardo l’ultimo prodotto di un’azienda
  3. Recensisci un prodotto o un software che hai utilizzato
  4. Parla di altri blog, pregi e difetti
  5. Fai una lista di siti che reputi interessanti
  6. Stessa cosa per i blog
  7. Fai una lista che riporta i blog che ti sono stati utili per la realizzazione del tuo
  8. Scrivi cosa ti aspetti dal tuo blog
  9. Realizza un post in cui spieghi il motivo per il quale hai un blog
  10. Leggiti un libro ed utilizza una citazione per illustrare un qualche argomento
  11. Parla di come migliorare o divulgare un blog tramite social network
  12. Creati una pagina about me
  13. Illustra il tuo metodo per scrivere un articolo
  14. Fai un’intervista a qualche amico-blogger-autorità del settore
  15. Realizza una video intervista che faccia riferimento al punto 14 e al punto 15
  16. Fai un tutorial, anche video, molto dettagliato
  17. Fai un video-post
  18. Pubblica un video interessante e criticalo o commentalo
  19. Leggi i commenti, sono d’ispirazione
  20. Parla di qualche personaggio famoso
  21. Parla di qualche personaggio famoso di internet
  22. Fai un “best of” di articoli del blog di una personalità importante nella tua nicchia
  23. Crea un post virale
  24. Spiega come si possano risparmiare soldi o come guadagnarli
  25. Fai un best of dei tuoi migliori articoli
  26. Un bel tutorial su come utilizzare uno strumento in modo non consono
  27. Scrivi una “guida per negati”
  28. Se hai modificato il template, parlane
  29. Leggi altri blog
  30. Approfondisci o condividi la tua opinione su un argomento trattato in un altro blog
  31. Parla di te
  32. Approfondisci (o smentisci) un tuo vecchio articolo
  33. Prendi spunto da Ok notizie
  34. Metti a confronto due o più prodotti
  35. Chiedi ad un esperto del settore un’opinione sul tuo blog e fanne un articolo
  36. Fai un intervista a chi ti legge, chiedendogli consigli e suggerimenti. Poi rendilo pubblico
  37. Stacca la spina dalla routine e scrivi un post diverso dal solito
  38. Copia questa lista e aggiungi altri punti
  39. Apri il vocabolario a caso e scegli una parola, potrebbe essere d’ispirazione
  40. Fai brainstorming (farò un post a proposito)
  41. Trova un argomento complesso e descrivilo con una serie di articoli
  42. Esponi i tuoi dubbi riguardo un argomento
  43. Copia un intervista e rispondi tu alle domande
  44. Scrivi di un post del quale non sei fiero
  45. Scrivi di un post che ti sta a cuore

Se non ti bastano dai un’occhiata a queste altre liste:
101 idee per non rimanere mai a secco di post – mysocialweb
37 fantastiche idee per scrivere articoli nel vostro blog – Technotizie
14 diversi tipi di articoli che puoi pubblicare sul tuo blog – Francesco Gavello

Come non ricevere richieste d’amicizia su Facebook

16/06/2010 2 commenti

imageQuesto articolo mi è stato ispirato da Maria, che in un commento nel post di ieri, mi ha detto che smise di usare Facebook perché le arrivavano richieste d’amicizia, da amici e sconosciuti a tutta andata. Ammetto che è fastidioso anche per me quell’ “ignora amicizia” 20 volte al giorno.
Vediamo come non ricevere più queste benedette richieste.


Innanzi tutto c’è da puntualizzare una cosa, ovvero: chi ti chiede l’amicizia, il più delle volte, nota link o elementi in cui sei taggato nella bacheca di un tuo amico, cerca la città dove abiti, il nome della scuola che frequenti o che hai frequentato ecc. ecc. quindi il metodo più efficace è di tenere private o non rintracciabili queste informazioni.
Apri la pagina di Facebook e clicca su Account, situato nella barra blu in alto a sinistra e seleziona “impostazioni sulla privacy”. Nella pagina che segue devi cliccare su personalizza impostazioni.Cattura Una volta cliccato verrà visualizzata una pagina dalla quale andrai a modificare le impostazioni di alcune informazioni e decidere da chi farle vedere, impostando“solo io” a questi elementi:

  • Mi piacciono e in cerca di…
  • Biografia e citazioni preferite
  • Compleanno
  • Foto e video in cui sono taggato
  • Possibilità di commentare post
  • Tutte le informazioni di contatto

La voce “solo io” non la visualizzerai immediatamente, dovrai andare su personalizza, quindi Solo io. Impostandole tutte su solo io sarai l’unico a vedere tali informazioni, eccetto chi ti ha taggato.
Ti consiglio, invece, per mantenere un rapporto con i tuoi amici, di impostare su “Amici” quest’altre  informazioni:

  • Post pubblicati da me
  • Possibilità di commentare i post (se un tuo amico scrive sulla tua bacheca sarà visibile anche nella sua)
  • Possibilità di vedere i post pubblicati dagli amici

Il resto delle informazioni sono facoltative e quasi irrilevanti, parlando di notifiche.
Se invece non vuoi essere trovato nel motore di ricerca di Facebook devi fare così:
Account>Impostazioni sulla privacy
Nella pagina che si apre troverai un paragrafo intitolato Informazioni di base, Alla fine del paragrafo in questione c’è un link chiamato “Visualizza le impostazioni”, cliccaci su.Cattura1 Benissimo, in questa finestra appariranno 7 voci, quelle che interessano a noi sono:

  1. Chi può cercarmi su facebook
  2. Chi può mandarmi richieste di amicizia
  3. Chi può vedere la mia città attuale e quella natale
  4. Interessi e le altr pagine

Ci interessano particolarmente queste sezioni poiché sono quelle che vanno ad influire sul traffico di richieste.
Iniziamo impostando la prima voce su “Amici”, in questo modo ci può cercare -e trovare-  solo chi ci è già amico, può bastare anche solo questa voce per diminuire in modo drastico le richieste. Per diminuire le possibilità  di ricevere richieste di amicizia andremo ad impostare la seconda voce su “Amici di amici”. Per il terzo punto seleziona “solo io” o “amici”, per non farti trovare tramite la ricerca del nome della tua città. stessa cosa per l’ultima voce, che permette alle persone di rintracciarti in base alle tue passioni, pagine in comune e quant’altro.
Ora potrai goderti il tempo libero con i tuoi amici su Facebook.
Spero che questa mini-guida ti sia stata utile! Fammi sapere se ha funzionato su un commento qui sotto

Facebook Vs Netlog, MySpace e Badoo

15/06/2010 2 commenti

Oggi, bazzicando sul blog  Facebook-Italia ho letto dell’ovvia ascesa del “gigante blu”, ma la cosa che mi ha colpito non è tanto la grande scalata di Facebook tra le pagine più visitate e più cercate, bensì la quasi totale morte degli altri social network quali Twitter, Myspace, Badoo e Netlog.


Come potete vedere dalle statistiche, che rilevano i visitatori giornalieri unici di questi Soc-net, a partire dal gennaio 2009 fino ad arrivare all’aprile 2010, l’unico rimasto praticamente costante è Badoo che ha oscillato dai 250 mila visitatori giornalieri ai 400 mila. Netlog e Myspace, invece, sembrano raggiungere il loro declino.

C’è da dire che nel 2006, però, Myspace era uno dei social network più presenti nei monitor di mezzo pianeta e in Italia nel 2007, senza contare i “social del rimorchio” come li ha chiamati l’autore dell’articolo FB-Italia, che hanno spopolato e persistito per tutto il 2008 ma solo fino alla scalata impressionante di Facebook.

Paragoniamo il grafico soprastante a quello riguardante il gigante blu
Valori facebook
Come puoi vedere tu stesso, Facebook, dal periodo di piena degli altri social, tranne Twitter, ha intrapreso una scalata, che come il grafico riporta, non ha mai avuti cali drastici fino alla sua punta, probabilmente in crescita, di 500 mila visitatori unici giornalieri.

Sarà perché al principe azzurro non ci crede più nessuno?

Dico questo perché: al contrario di Badoo e Netlog, che hanno come obbiettivo l’instaurare nuovi rapporti amorosi e nuove amicizie, Facebook punta a consolidare amicizie e amori già esistenti.

Questo, paradossalmente, mi porta a pensare che la popolazione inizi a capire il valore dell’amicizia, o magari mi sbaglio!

Probabilmente, Myspace e Badoo, non vengono presi più sul serio dopo un qualche tempo di utilizzo, dato che la soglia di età dei fruitori è di 20 anni e frequenta gli studi, mentre Faccia-libro ha un’età media di 30 anni (10 in più degli altri 2) e lavorano, magari sono passati da Netlog a Facebook per la più totale libertà, praticamente senza regole, o forse perché hanno capito che, magari, bazzicare Netlog per trovare l’anima gemella non è proprio il caso

Ma Twitter?

In Italia non funziona a quanto pare, al contrario dei paesi esteri di tutto il mondo. Perlopiù utilizzato da persone già affermate e vips, tant’è vero che molte star utilizzano l’uccellino blu per comunicare.
Soprattutto non raggiungerà mai le decine di milioni di visite mensili di facebook con il suo “misero” milioncino di visitatori al mese.

In conclusione

Senza dubbio le mie previsioni sono state confermate: Facebook è la parola più scritta e cercata del web e con molte probabilità anche la più citata oralmente dai giovani d’oggi.
Tu come la vedi l’ascesa di Facebook? Hai contribuito alla sua crescita statistica?

Categorie:Geek, Social Network

5 widget intelligenti da inserire nella sidebar

15/06/2010 2 commenti

Quanti blog ho visto con alberi di natale al posto delle sidebar, e quante sidebar ho visto che non avessero alcuna utilità per me lettore? Fin troppi dico io!
Il lettore è, prima di ogni cosa, un passante. Proprio così, è solo di passaggio, e in ogni modo dobbiamo invitarlo a continuare a farsi un giro per il nostro blog, e una cosa che certamente aiuta in questo è avere una sidebar utile e senza “palle di natale”.

Proprio per evitare il dissenso dei visitatori riguardo la tua sidebar, ergo l’intero blog, voglio darti qualche dritta.

Anzitutto, poniti questa domanda: ti andrebbe di aspettare 10 minuti per far caricare un blog di cui puoi certamente fare a meno? Io credo proprio di no.

Il primo consiglio è quello di svuotare la sidebar completamente, ed aggiungere lo stretto necessario per far interagire il lettore con il tuo blog.

Svuotata la sidebar? fatto? Bene!

Il secondo consiglio che ti dò, è quello di aggiungere solo alcuni widget che ti elenco subito:

  1. Iscrizione ai feed
  2. Iscrizione ai post per email
  3. Elenco delle categorie
  4. Un bel Blogroll (blogspot ne offre uno molto efficace)
  5. Uno o più pulsanti per la condivisione su vari social network quali Facebook, oknotizie e altri ancora

Questi sono i widget basilare, nonché fondamentali, da aggiungere alla sidebar.

Ti consiglio di mettere più in alto che puoi l’iscrizione ai feed, è la prima cosa che i tuoi lettori noteranno, data l’icona classica arancione fulminante (proprio quella a forma di toast che ho io), e subito appresso i widget che ti permettono di farti conoscere agli amici dei lettori stessi come il pulsante di Facebook o Quello di Twitter.

L’elenco delle categorie è importantissimo per far navigare con semplicità e con molta nonchalance i passanti tra i tuoi post.

Il blogroll, non è fondamentale quanto importante, ma c’è da considerare che questo widget permette di far sapere quello che ti piace leggere, e l’utente è sempre più curioso di sapere chi sta leggendo, e un modo per far sapere chi sei è anche sapere ciò che leggi di norma. Della serie “dimmi ciò che leggi e ti dirò chi sei”.

L’iscrizione ai post per email è importante perché, come con i feed, permette al tuo lettore di leggere gli ultimi articoli senza dover obbligatoriamente aprire la tua pagina.
Oltre questi 5 widget puoi ovviamente aggiungerne altri alla tua barra laterale, come questi:

  • Il numero di visite ricevute
  • Il link “mi piace” della tua Fan page su Facebook
  • I tuoi sostenitori o followers
  • Uno strumento di traduzione per il blog

Tu che widget utilizzi per il tuo blog? Hai altri widget utili da consigliare?

Recensione – Dante’s Inferno

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Dante’s Inferno, che strizza l’occhio all’Italia e rielabora in chiave videoludica uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiali, apre una nuova via anche per il licensing ed è andato addirittura a scomodare il Sommo Poeta e la sua opera per il nostro sollazzo.
Le discussioni, anche relativo a questo, sono state infinite e hanno coinvolto giocatori di ogni parte del mondo sin dal momento dell’annuncio, compresi tanti scettici dubbiosi, sulla validità del setting e sull’effettiva di attaccare frontalmente un mostro sacro del genere come God Of War, con il terzo capitolo della serie che ormai è in dirittura d’arrivo.

Senza battere ciglio comunque, EA ha seguito il suo percorso fatto di consuete ed ottime PR, scatenando subito i ragazzacci  di Visceral Games, studio responsabile dello  splendido Dead Space per XBOX 360 e PS3 e dello spin –off per Wii Extraction, su questo nuovo interessantissimo progetto.

Il risultato, nonostante alcuni pareri estremamente critici emersi in una review, è sicuramente ottimo e da lodare a tutti i livelli, con buona pace dei fanboy di Sony e di chi pensava di aver  tra le mani “solo” un buon gioco.
Dante’s Inferno è molto di più, nonostante qualche problemino più tosto evidente sin dalle prime battute di gioco e più di una domanda che merita una risposta chiara e decisa.

Partiamo proprio da questi  2 punti

La prima cosa che tutti si sono chiesti sin dal momento dell’annuncio, ovviamente, è stata: ”ma è una copia di God Of War?”.

La risposta è: “assolutamente si”.

Quello che onestamente non comprendo è come questo, ad oggi, possa essere ritenuto un punto a sfavore della nuova produzione EA, specialmente specialmente alla luce del trattamento riservato a Kratos, già attaeso come il messia dopo le prime uscite “pubbliche”.
GoW III in fondo sarà “il solito” GoW e non credo che questo sia un problema.

Dante’s ricalca in tutto e per tutto un certo tipo di meccaniche, se vogliamo anche vetuste, ma lo fa con un certo stile e il risultato finale è si piuttosto vicino all’opera di SCEA, ma con una resa generale  decisamente differente da quella del concorrente.
 

Quello che molti forse  sottovalutano è un discorso di personalità, limitando l’essenza di Dantes’  Inferno a quella di semplice copia/incolla destinato a vivere di luce riflessa.

Grandissimo errore, perché Dante’s, nonostante sia costruito sfruttando gli archetipi tipici del generale, si  mostra confezionato in maniera eccellente e, soprattutto, compie in pieno la sua missione: diverte di brutto.

Il Dante protagonista di questa avventura abbandona il naso aquilino e il fisico da lanciatore di coriandoli, in favore di un attualissima fisicità da tronista, con bicipiti gonfi e pettorali in tiro, indispensabili per sopravvivere alla violenza delle Crociate: sarà proprio durante il viaggio in Terra Santa che violerà la promessa di castità fatta all’amata Beatrice, consegnandola nelle mani di Lucifero.

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E sarà proprio per questo che il nostro eroe, sfiderà la Morte e scenderà negli Inferi per riscattarsi e liberare la sua bella, affrontando peccatori e demoni, sotto la guida di Virgilio.
La prima cosa che salta all’occhio, è il lavoro pazzesco portato a termine dal team per quel che riguarda le ambientazioni.

Ogni livello è un capolavoro di design il tocco del geniale Wayne Barlow, Art Director del team, è di quelli che contribuiscono ad aumentare decisamente la profondità dell’esperienza.
Forse nemmeno lo stesso Dante avrebbe pensato qualcosa di così disturbante  per rappresentare la sua idea di dannazione eterna , in un viaggio attraverso i 9 gironi, costellato di incontri e sorprese.

Per risolvere ogni questione, comunque, non dovrete spendere troppe parole ma potrete contare su falce e crocifisso (che dante si cuce sul petto per redimere i propri peccati).

Due risorse che vi accompagneranno fin dall’inizio, caratterizzando di fatto il vostro percorso fatto di scelte oltre che di feroci combattimenti.
Una delle principali caratteristiche di Dante’s Inferno infatti, è proprio la possibilità di scegliere un percorso morale che di fatto influenzerà lo sviluppo del vostro alter ego.

Uccidendo anime collezionerete anime, indispensabili per acquistare nuove mosse/combo e fin qui sembrerebbe tutto nella norma.
La cosa divertente è che oltre a far cassa, dovrete livellare il PG verso l’Empietà o la Santità, facce opposte della stessa medaglia.

La falce rappresenta la prima condizione: espiazione, pena.
La croce rappresenta la seconda: redenzione, perdono.

Lungo il tragitto, dunque, vi capiterà di interagire con molti personaggi dell’opera dantesca, scegliendo per  loro un destino legato proprio alla vostra idea di progressione in ottica di gioco.

Condannate per sempre un peccatore e sbloccherete i poteri di un vero e proprio e vero angelo vendicatore.
Liberatelo dalla sofferenza e avrete accesso a bonus di altri tipo, potendo contare su 7 livelli di potere e relativi sbloccabili,

Per andare avanti in una di queste  due carriere, potrete contare anche sull’esperienza maturata dai nemici standard, che vi frutteranno ben poco ai “VIP”, come Paolo e Francesca , anzi che il perfetto Ponzio Pilato, passando per la regina troiana Ecuba o l’amico Brunetto Latini.

Il cuore del gameplay è costituito principalmente dagli spettacolari combattimenti che, nonostante i ritmi sostenuti, non scadono mai nella  nella selvaggia in style Bayonetta, ma necessitano di padronanza della parata e di tutte le mosse per avere la meglio su avversari dagli attacchi ben caratterizzati e vari, in arrivo in quantità industriali da nemici costantemente in sovrannumero.

Ringrazio Christian Spagnoli per la recensione.
Categorie:Geek, Videogames